L’AGGRESSIVITA’ – di Elisa Macrì

Solitamente scriviamo piccoli “articoli” con premesse o riflessioni personali, legate al nostro metodo educativo, a come siamo abituate a rivolgerci ai proprietari dei cani e a come lavoriamo in ambito cinofilo.

Questa volta il tema trattato non lascia molto spazio a tutto questo, rischiando che quest’articolo risulti eccessivamente schematico sento di dovermi attenere al tema “scientifico”, cercando comunque di legarlo al mondo dei cani.

L’aggressività, per definizione, è la motivazione che spinge ad aggredire. E’ uno strumento di sopravvivenza, guidato dall’omonimo istinto innato. Un comportamento aggressivo può essere anche finalizzato al raggiungimento del benessere psicofisico dell’individuo. Ancor più semplicemente è la pulsione combattiva, innata in tutti gli animali (uomo compreso), finalizzata a vivere, sopravvivere e far sopravvivere la specie di appartenenza.

Ovviamente, per quanto riguarda l’uomo, le cose sono molto cambiate nel tempo: l’aggressività è innata anche in noi ma, insieme all’evoluzione della specie, abbiamo costruito la società nella quale oggi viviamo, abbiamo modificato le condizioni della nostra esistenza e ci siamo imposti delle regole morali e sociali. Per questi motivi, la maggior parte dei nostri comportamenti aggressivi hanno spesso conseguenze deleterie o catastrofiche!

L’aggressività può essere di tre tipi:

Prima di dare per scontato di avere a che fare con un problema comportamentale vanno sempre esclusi problemi fisici e neurologici.

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